giovedì 30 maggio 2013

Di un asino errante, lettore e surreale

"Il surrealismo è la magica sorpresa di trovare un leone nell'armadio dove si voleva prendere una camicia." Così dichiarava Frida Kahlo nel 1939. 

Un miracolo visivo che genera spaesamento e, all'unisono, spostamento di senso, ponendo oggetti comuni in contesti e situazioni non comuni. Ecco allora, la pioggia di uomini in bombetta di Magritte, gli orologi molli di Dalì, le donne che si trasformano in alberi di Delvaux, per citare alcuni nomi da bignami dell'arte. 

Stesso spaesamento e spostamento di senso lo si trova (basta cercarlo) nell'asino in barca della locandina del mese così come nell'asino errante e lettore del nostro Gruppo di Lettura. 

Un surrealismo che bilancia il realismo crudo e disumano del libro, da noi scelto, di Aleksandr Solženicyn, Una giornata di Ivan Denisovič, la cui carica rivoluzionaria non si esaurisce "con la denuncia dei lager e del regime, che non esistono più, ma è riproponibile nella misura in cui riapre il discorso sull'io e sulla verità."

Dell'io e della verità, dei lager e dei regimi, di libri e altro ancora, si parlerà sabato 29 giugno dalle ore 21.00 sul solarium della diga Nicoletti, spaesati e surreali.

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mercoledì 22 maggio 2013

Lolita tra i quadri: una bambina che si ritrae con un sussulto

di Rosa Salamone

Mai libro fu calzino più e volte rivoltato come Lolita di Nabokov. Immagino uomini grigi, suoi contemporanei (era il 1955 quando venne pubblicato, dopo vari rifiuti), poco lettori, molto censori, frugare, radiografare, setacciare ogni singola scena del libro per collocarla poi nella lista del "si può, è lecito" oppure "non si può, è immorale".
Il totale (falsato) delle scene immorali ha fatto sì che il libro si depositasse nel passaparola dei lettori come un antro putrido e malsano. Il sigillo a questo pregiudizio è stato definitivamente posto dal film di Kubrick (uscito nelle sale il 1962) che ha giocato sull'amore morboso del quarantenne Humbert Humbert per la dodicenne ninfetta Dolores Haze, Lo. Li. Ta.
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domenica 19 maggio 2013

L’uomo per Pilar Albaracín è diventato un “asino coltivato”

di Salvatore D'Agostino
 

Pilar Albaracín è un artista spagnola «le sue produzioni – osserva la critica Rosa Martínez - si concentrano sull'analisi della cultura dominante e, in particolare, sui luoghi comuni che rappresentano l'identità andalusa. Non da una prospettiva remota e intellettualizzata, ma attraverso un'emotiva e sovversiva immersione nella antropologia del quotidiano. Folklore e tradizioni popolari, riti alimentari, miti religiosi, e il ruolo delle donne nella distribuzione del potere o feste collettive come la corrida sono criticamente distorte nello specchio delle sue riflessioni.» 

Nel suo lavoro del 2010, Asnería, un asino imbalsamato legge un libro sopra una montagna di libri e riviste.


L’artista, in questa installazione, denuncia il pieno di cultura che ci arriva dai diversi media, al punto che l’uomo è diventato, per Pilar Albaracín, un “asino coltivato”.  
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venerdì 17 maggio 2013

Il frammento è il discorso

di Rosa Salamone

Ciò che resta del libro "Quando Teresa si arrabbiò con Dio" di Alejandro Jodorowsky: l'impossibilità di un discorso unitario sul libro stesso, di un discorso che lo cinga in un solo abbraccio. Procedo, quindi, per frammenti, ossia pezzi rotti/conservati/fragili. Il frammento, cito e altero il Roland Bathes di Frammenti di un discorso amoroso, non dà la felicità, ma è abitabile, un tetto precario e breve, illusorio riparo.

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sabato 4 maggio 2013

Con barba o senza barba

Lolita, il classico che tutti pensano di aver letto e invece o ne hanno sentito parlare o hanno letto la quarta di copertina o hanno visto il film, soddisfatti.

Ma tant'è! Sembra che il libro non abbia bisogno di lettori, a detta dello stesso Nabokov che, in una delle rare interviste rilasciate, alla domanda su quale fosse il suo lettore ideale, pare abbia risposto che l'unico lettore che gli interessa è quello che vede nello specchio ogni mattina mentre si fa la barba.

Noi, lettori erranti, in attesa che ci cresca la barba, per la noia o l'ammirazione, ci si vede comunque sediamuniti a Sperlinga sabato 25 maggio alle ore 21 nella piazza sotto il castello.
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